Diamo a Buccinasco un’amministrazione finalmente efficiente e trasparente, capace di ascoltare.

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I SASSOLINI NELLA SCARPA DEL SINDACO: PER LA FESTA? C’E’ TEMPO!

[ di Giambattista Maiorano ]

Lo spumante era già pronto. Il botto fissato tra Natale e Capodanno: il Sindaco di Buccinasco, avrebbe dovuto essere di nuovo messo in scacco dalla magistratura. La voce correva persino nei piani del palazzo comunale. Non da solo, si vociferava. Pare, avrebbe dovuto fargli buona compagnia la castellana, come qualcuno ama definire con sprezzante sarcasmo il Segretario Comunale. Le feste sono trascorse serenamente in famiglia. È passata pure la befana. Trascorsi anche i giorni successivi. Nessuno ha bussato alla porta.

La mancata profezia è stata spostata a Pasqua o giù di lì. Ancora nulla. Siamo alla fine di aprile e sono rimasti delusi. Anzi per chi voleva colpire si profila all’orizzonte qualche amara sorpresa.

Ho taciuto per tanto tempo. Non per paura. Prudenza vuole che argomenti delicati si affrontino con cautela soprattutto là dove ci vanno di mezzo le persone. (altro…)

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A CHI GIOVA INFANGARE IL NUOVO ASSESSORE ALL’URBANISTICA ODETTE SOLARNA?

[ di Giambattista Maiorano ]

Neanche il tempo di mettere piede a Buccinasco e arriva subito lo schizzo di fango. Il bersaglio è Odette Solarna, il nuovo assessore all’urbanistica.

Questo è il clima, questa è l’aria mefitica che si respira a Buccinasco, lo sappiamo e ormai non possiamo più stupirci perché a Buccinasco questo è normalità. Visti i trascorsi di ndrangheta, visti i trascorsi dell’amministrazione che mi ha preceduto, che la vigilanza sia massima è naturale e direi anche giusto e doveroso. Ma c’è un limite a tutto, e alcune “voci messe in circolazione” sembrano più il prodotto di una mentalità paranoica mescolata a malafede e a un innato talento da portinaia.

Dunque, il nuovo assessore all’urbanistica ed edilizia privata non ha fatto neppure in tempo a prendere possesso dell’ufficio che subito è partito lo schizzo di fango. (altro…)

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IL VERDE… E IL ROSSORE

È normale che la gente non si faccia troppe domande circa i possibili intralci che non permettono di essere tempestivi negli interventi. È normale il fatto che ogni responsabilità sia fatta ricadere sull’Amministrazione, in primis sul Sindaco. È così per le buche sulle strade. È così, in questo particolare momento, per la gestione del verde pubblico.

Ogni giorno rispondo alle lamentele dei cittadini. Il più delle volte sono in forma diretta assolutamente rispettosa. Qualche volta, invece, sono rivolte in modo indiretto e rozzo, a volte con arroganza e presunzione (per i superficiali che ignorano la concretezza di certe questioni tutto è sempre facilmente risolvibile), a volte con l’asprezza di chi essendo avversario politico cerca la polemica sterile per farsi propaganda. (altro…)

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TRASPARENZA VO CERCANDO

trasparenza

di Giambattista Maiorano

Mi chiedo spesso in questi giorni: «ma io che dovrei essere il primo a sapere, non so nulla. Come fanno altri (media e blog locali) a saperne più di me, a diffondere notizie dando strane motivazioni? Chi li informa?» Risposta: mistero!

Non ho avuto difficoltà a comunicare il ricevimento dell’atto che mi comunica il proseguimento di indagine a mio carico. C’è il titolo, i tre articoli che fanno riferimento al reato di corruzione. Non esiste una sola condotta contestata. Chiaro che la Procura si è riservata il compito di approfondire e verificare. All’acquisizione di una notizia di reato c’è l’obbligatorietà dell’azione penale. È una regola che va applicata, a maggior ragione se interessa un pubblico ufficiale qual è il sindaco. La regola è regola. La si può non condividere, ma regola rimane fin tanto in quanto non verrà modificata ed è quindi sacrosanto che esplichi la sua efficacia.

Ho detto chiaramente in Consiglio Comunale che non vedo vittime, meno che mai vedo carnefici. Ciascuno quindi resti tranquillo in paziente attesa. Da quanto emerge, non sembra che tale virtù alberghi ovunque, in particolare in chi ha l’abitudine di infilarti nel tritacarne mediatico per pura e cosciente strumentalità politica. Ci sta, sia chiaro. Non è questo che lamento. La politica, quando è priva di capacità di risposta, ci abitua a questi comportamenti indegni e non c’è nulla che possa evitare il fango. Tutto sta in chi propone rappresentazioni al limite del grottesco consapevole che la moglie non è proprio illibata e con quella di Cesare non è neppure lontana parente.

Chi si propone come alfiere della legalità e della trasparenza, che un giorno sì e l’altro pure, pontifica dal suo scranno, dovrebbe cogliere l’occasione per un’intima riflessione e dirci se non sia più simile a colui che osserva la pagliuzza nell’occhio dell’altro mentre nel suo c’è una trave o se non fa il verso al bue che dice cornuto all’asino.

Capitano strane cose in questo nostro comune. Documenti che fuoriescono illegalmente e che, guarda caso, vengono imbucate nella cassetta postale della persona giusta, sì proprio la sua senza errore, in modo “anonimo”. Ma che dolce amichevole manina …!

Altra stranezza: informazioni, non ancora note al sindaco, dispensate quasi in tempo reale dal sito personale sempre della “persona giusta”. Che sia un “podestà” o forse un veggente, un profeta, uno in grado di leggere nella palla di vetro? Mah, miracolo anche questo! Forse solo l’aiutino di un anonimo telefonista.

Se poi, in virtù della dea trasparenza, quegli stessi documenti non vengono portati e denunciati SUBITO alle autorità di polizia, devo forse pensare che il Cittadino indefesso voglia veramente perseguire obiettivi di legalità, di trasparenza, di etica e di morale? E se poi ancora quegli stessi documenti vengono con lettera accompagnatoria consegnati ad un consigliere comunale di minoranza e da questi in copia ad altri due consiglieri di maggioranza facendo capire che è roba che scotta, cosa devo pensare? Come mai il consigliere di minoranza ha imitato il suo latore? Non poteva egli stesso sporgere immediata denuncia ai carabinieri? I due consiglieri di maggioranza lo hanno fatto subito nella prima mattinata del giorno successivo alla ricezione e dopo che all’una di notte, terminato il consiglio comunale, facendomene partecipe, hanno letto il contenuto della … bomba

Difficile mettere insieme i pezzi, ma proprio per questo, a tutela dell’Amministrazione, io stesso, tramite la polizia locale, ho presentato formale denuncia direttamente alla Procura della Repubblica. Che strade hanno percorso quei documenti? Chi è l’amichevole “anonima” manina? Lascio l’investigazione a chi è preposto. Nessun pregiudizio su nessuno. Resta inteso, ed è un impegno: chiunque possa essere stato, di qualunque piano del palazzo municipale, non potrà passarsela liscia.

Il dato vero non è il contenuto di quei documenti tranquillamente pubblicati e quindi assolutamente leggibili sul sito del predicatore. Il problema è la modalità di acquisizione degli stessi che. Ma di questo si preferisce non far parola. Il destinatario dei documenti non ne parla affatto, non esiste proprio, come se acquisire in forma non legale, ancorché anonima, documenti fosse per lui cosa normale e scontata, quasi ad erigere un monumento all’autore di un atto che, piaccia o meno, configura un reato penale.

Evviva la trasparenza e la legalità di cui ci si ammanta nel bunker di una città che di ideale ha soltanto la bile che trasuda espressa con linguaggio borghesemente felpato e dove la fantasia interpreta una realtà postuma come appare evidente da un articolo tutto marziano pubblicato in data 7 aprile 2013 e nel quale si adombrano accuse non proprio leggere di omissioni all’indirizzo della “gardia sitadina” (polizia locale) per situazioni che si sarebbero verificate dopo esattamente due mesi . Che preveggenza, accipicchia!

Mi spiace che si possa arrivare a tanto. Mi spiace che l’auspicio di ricondurre a normalità i rapporti tra forze politiche resti lettera morta e dove l’avversario deve essere necessariamente il nemico. Mi spiace della creazione di un clima che non fa bene a nessuno e che non fa altro che spingere ancora più gente nell’indifferenza se non nell’antipolitica che conduce a distruggere e non a costruire e che non potrà giovare neppure ai civici di qualunque specie. Mi spiace constatare il tentativo insistente di demolire la fiducia, oltre che nelle istituzioni, anche nelle persone che le rappresentano per il gusto cinico di ritenersi interpreti della verità e rappresentanti esclusivi dei cittadini. Degli stessi, per altro, che, non più di un anno e mezzo fa, maggio 2012, si sono espressi scegliendo la loro amministrazione, riservando ad altri l’amara delusione. Non sarà questa la ragione vera, tuttora non metabolizzata, dei nervi scoperti? Ai posteri l’ardua sentenza.

La vicenda del vice sindaco Pruiti, portata con clamore all’attenzione dell’opinione pubblica, rispetto a quanto è avvenuto con l’illegale uscita di documenti è al confronto una bazzecola. Non che mi sfugga il profilo etico qualora le accuse potessero in qualche modo trasformarsi in certezza. A sopralluogo effettuato non esiste l’abuso paventato. Si possono nutrire dubbi su quanto potrebbe essere accaduto, su tracce che potrebbero ricondurre a un qualcosa forse fatto e poi abbattuto. Tutto al condizionale. Ma tanti dubbi non fanno una prova. Il se e il ma non hanno mai costruito la storia di nessuno. Vedremo comunque gli sviluppi.

Per finire, una cosa mi permetto chiedere al dio della città ideale. Non chiedo di renderci nota la sua dichiarazione dei redditi, chiedo solo di farci conoscere le sue spese elettorali. Imiti chi lo ha fatto e dimostri di essere credibile senza essere politico di “mestiere”, visto comunque che in campo ci è entrato ed a sostegno di chi della e nella politica di mestiere c’è da quando portava i calzoni corti. No è per lui un obbligo; un chiarimento ed un’opportunità però sì.

Curiosità? No, trasparenza, solo trasparenza perché le chiacchiere, alla fine, stanno a zero.

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RISERVATEZZA E SILENZI

[di Giambattista Maiorano]

Prendo spunto dalla recente visita della Guardia di Finanza nel palazzo comunale. Confermo anzitutto quanto ho avuto modo di commentare deludendo quelli che sono pronti a scommettere sui comportamenti dei così detti “politici” e sulla loro capacità di raggiro. Sono sereno e andremo avanti sulla linea impostata della trasparenza e della legalità, e la visita e il suo esito, il sequestro di un PC, non fanno altro che rafforzare questa volontà e offrire una nuova opportunità di perseguirla. Se ci sono delle ombre è bene che chi ha la potestà intervenga per fare chiarezza, condannare se trova riscontri, scagionare qualora il tutto dovesse rivelarsi infondato.

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FATTI CHIACCHIERE E CALUNNIE

di Giambattista Maiorano – 

“Non ti curar di lor, ma guarda e passa”. Lo diceva il poeta. Non senza qualche imbarazzo, vista la mia poca autorevolezza di fronte al sommo, voglio con forza riproporre l’affermazione. Lo faccio dopo un periodo di duro lavoro ed a seguito di tre eventi che rappresentano tre obiettivi pienamente raggiunti dalla mia amministrazione: l’approvazione del Piano di Governo del Territorio, l’aggiudicazione ad AMSA di Milano della gara sulla raccolta rifiuti e l’aggiudicazione all’associazione Poeti Erranti della gara per la gestione amministrativa ed operativa della Civica Scuola di Musica.

C’è chi da tempo si diverte a fare il tiro al piccione non con simpatiche sparate a salve, ma con cannonate che soltanto una mente prevedibilmente oscurata dalla sindrome dell’assoluto e sfregiata da qualche seria patologia senile è in grado di realizzare. Non sono un medico e quindi non posso che fare congetture e ipotesi di scuola e come tali tutte discutibili e da verificare.

Nel merito del PGT si è arrivati ad immaginare incontri segreti e scambi di favori. Non si è detto, ma lo si è fatto intuire, percorrendo anche sentieri poco nobili e dal sapore n’dranghettista con mazzette sotto banco e tintinnio di monete. Ebbene il PGT, lo dico con orgoglio, ha avuto un percorso assolutamente lineare, ha mantenuto dall’inizio alla fine i suoi fondamentali, ha registrato la più ampia possibilità di verifica e di consultazione, è stato legittimamente osservato (ben 49 osservazioni giunte nei termini e 2 due fuori termine), è stato contro dedotto con motivazioni leggibili da chiunque, non hanno sofferto condizionamenti di sorta. La cosa più interessante, più spiacevole probabilmente per tanta fervida mente di cui forse neppure se ne è accorto, è che nella fase di approvazione oltre il 95% delle controdeduzioni sulle osservazioni presentate, comprese le due giunte fuori termine, sono state votate all’unanimità dal Consiglio Comunale. Non sarà mica il caso di indagare se il Sindaco e la maggioranza abbiano furbescamente e da pervertiti raggirato i consiglieri di minoranza presenti (mancava solo il consigliere Iocca) inducendoli al reato di corruzione? Il PGT, dopo circa sette ore di Consiglio, è passato con i voti favorevoli della maggioranza, con due astensioni (Cortiana/Errante) e due voti contrari (Cortinovi/Rapetti). Gatta ci cova? Scava, scava, amico mio, mi hanno già assicurato che lo spettacolo sarà straordinario, mai visto a Buccinasco: questa volta non ci saranno gli elicotteri, per far prima e portarne via 16, verranno addirittura con un F35, che goduria!

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BUCCINASCO HA UN NUOVO PGT

pgt_Buccinasco2013Ieri sera il Consiglio comunale ha approvato lo strumento urbanistico che traccia il disegno della nuova Buccinasco per i prossimi cinque anni, secondo il principio del non consumo di suolo, della tutela ambientale e della riqualificazione urbana. Il sindaco: “Un progetto condiviso che darà un nuovo volto a Buccinasco”

Buccinasco (12 luglio 2013) – Un applauso liberatorio del Consiglio comunale ha segnato la fine di una serata storica per Buccinasco, l’approvazione del Piano di governo del territorio che la città attende dal 2005: “Buccinasco può finalmente disporre di uno strumento urbanistico – ha detto il sindaco e assessore all’Urbanistica Giambattista Maiorano al termine della seduta – che ha mantenuto saldi alcuni principi fondamentali, come la tutela ambientale, il non consumo di suolo, la riqualificazione urbana e il contenimento delle volumetrie, oltre alla volontà di creare nuovi spazi di socializzazione per la nostra città. Mi pare che l’impianto sia stato condiviso, ringrazio tutti per il contributo”. (altro…)

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ARIA PULITA NELL’AULASANA DI VIA EMILIA

aulasanaSi è conclusa la fase di osservazione del progetto che ha portato nella primavera del 2011 all’installazione di due aeratori in un’aula al piano rialzato dell’istituto scolastico dove oggi si respira un’area migliore. Un progetto-pilota che vede Buccinasco all’avanguardia per l’attenzione alla qualità dell’aria nelle scuole

Buccinasco (31 maggio 2013) – Sono rarissime in Italia le scuole dotate di ricambio d’aria ad alta filtrazione, recupero di calore e riduzione di livello acustico. Tra le pochissime c’è la scuola media statale di via Emilia, dove si è concluso il periodo di osservazione del Progetto AulaSana, che ha portato nella primavera del 2011 all’installazione di due aeratori in un’aula dell’istituto scolastico dove oggi si respira aria migliore.

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“BUCCI ON-AIR” AL CAG SUPERNOVA

supernovaSabato 1 giugno il Centro Giovani fa festa dal pomeriggio a mezzanotte con musica, performance di writing, cabaret e radioweb. Un’occasione per conoscere il Centro rivolto ad adolescenti e giovani del territorio, un laboratorio esperienziale e di crescita, palestra di relazioni sociali e di cittadinanza. (altro…)

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L’AMMINISTRAZIONE PARTECIPA AD UN BANDO PER ATTUARE LA QUALIFICAZIONE DELL’AREA AGRICOLA COMPRESA TRA MILANO, BUCCINASCO E ASSAGO PER POTENZIARNE IL RUOLO ECOLOGICO, L’ACCESSIBILITÀ E LA FRUIZIONE

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Buccinasco (23 maggio 2013) – È l’area del Parco Sud denominata “Parco delle Risaie”, tra i comuni di Milano, Buccinasco ed Assago. Un territorio agricolo urbano che produce ben 60 mila piatti di riso al giorno ed ha un ruolo ecologico che va potenziato, ampliando anche i servizi ambientali, culturali e ricreativi che può erogare alla città e i benefici che la sua fruizione può diffondere sul piano culturale, formativo e sociale.
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NUOVE OPPORTUNITÀ DI LAVORO PER PERSONE SVANTAGGIATE

oppurtunitaL’Amministrazione comunale ha deciso di promuovere il ricorso a cooperative sociali di tipo B per favorire percorsi di integrazione e inserimento lavorativo a favore di cittadini in situazione di disadattamento sociale ed emarginazione dal mercato del lavoro

Buccinasco (24 maggio 2013) – Offrire opportunità di integrazione per persone disoccupate o escluse dal lavoro perché in condizioni di svantaggio sociale, attraverso il ricorso alle cooperative sociali di tipo B. È quanto ha deciso l’Amministrazione comunale che intende attuare appieno i principi di promozione e integrazione sociale dell’articolo 45 della Costituzione italiana secondo cui la Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità.

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PROCESSO CERBERUS, MAIORANO: “NON ABBASSIAMO LA GUARDIA!”

leggeugualepertutti

Dopo il processo d’Appello bis che ha confermato le condanne del 2011, il sindaco esprime la sua fiducia nella giustizia, ricordando l’importanza di tutte quelle azioni amministrative che scoraggino qualsiasi infiltrazione mafiosa. Continua anche il lavoro culturale con scuole, giovani, associazioni.
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E ADESSO? IL PD E IL GOVERNO LETTA

enrico_letta[ di Giambattista Maiorano ]

Mentre i ministri giurano davanti a Napolitano, una sparatoria avviene tra Palazzo Chigi e Montecitorio. Due carabinieri feriti, uno dei due in modo serio, si saprà più tardi. Tutti pensano ad un atto terroristico. Grazie a Dio non è così anche se la circostanza e la coincidenza farebbero presumere il contrario. Dopo il timore, il sospiro di sollievo: non è il biglietto di presentazione del nuovo governo presieduto da Enrico Letta.

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25 APRILE 2013: LA RESPONSABILITÀ DI UNA POLITICA CHE PROMUOVE I DIRITTI

Maioranodi Giambattista Maiorano

Un interrogativo ci interpella tutti: a 68 anni dalla riconquistata libertà dal giogo del fascismo, vale ancora la pena ritrovarci per ricordare e tramandare quei fatti? La risposta è certamente sì, e più fortemente Sì! Non siamo qui a fare una vuota cerimonia, ma a far presente a noi stessi che la libertà non è un fatto scontato e che la libertà non significa soltanto sottrarsi al giogo di un despota. (altro…)

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PARTITO DEMOCRATICO: UN SOGNO INFRANTO?

di Giambattista Maiorano

I cecchini di Prodi. Lodarli? Impossibile! Ammazzarli? La tentazione è notevole, ma c’è scritto: non uccidere! Indurli al suicidio? Sarebbe istigazione: un reato! Sfiduciarli? È il meno che si possa fare. Forte e senza esitazioni: radiarli! Sì, radiarli dal partito! Questa è la fine che dovrebbero fare e che purtroppo da sconosciuti non faranno.

Il nome di Prodi, se l’obiettivo era la massima condivisione per una carica per sua natura al di sopra delle parti, poteva apparire divisivo. Premiare però l’ipocrisia di chi prima applaude a scena aperta e poi ti accoltella nel segreto dell’urna è stata non solo una mascalzonata, ma un tradimento in piena regola, prima ancora che degli iscritti e dell’elettorato, della stessa dignità di chi si è nascosto nell’ombra. Dignità? Parola grossa: questa è feccia che approfittando della democrazia, uccide la democrazia. In un partito, come in un’associazione piuttosto che in un movimento, non meno che in una famiglia, ci si confronta, si discute animatamente, si litiga se necessario, ma se alla fine non c’è unanime consenso prevale e si porta avanti la linea della a maggioranza. È così ovunque o così dovrebbe essere. È mancata la lealtà ed è venuta meno la fiducia. È stata rubata la speranza.

Non taccio l’errore strategico del segretario Bersani nel proporre Franco Marini all’arco delle forze politiche prima ancora di verificare e garantirsi il sostegno in casa. Dico che a un grave errore, imputabile a una persona, o al massimo al suo giro di consiglieri, se ne aggiunto uno colossale di 101 parlamentari. Scientificamente progettato e messo in atto ha mandato in soffitta oltre all’autorevolezza di una proposta, la prospettiva di un possibile governo del cambiamento. Come al solito, la sinistra, il centro sinistra, alla vigilia dell’assunzione di responsabilità di governo mostra paura, si ritrae, si suicida.

Sono nero, furioso.

Ora però, serve calma e sangue freddo, mettiamo a freno il sentimento e diamo spazio alla ragione, proviamo a riflettere. C’è spazio politico e ha ancora senso il progetto del Partito Democratico? Dove finiscono tutte le speranze riposte in questo percorso? È stato giusto tutto l’impegno che ho profuso per tanti anni con tanti amici e compagni? Tutte domande alle quali non voglio sfuggire e che la rielezione di Giorgio Napolitano riesce appena a rendere meno pesanti.

Nonostante tutto, ci credo ancora. Ci credo se il PD, con il suo imminente e improrogabile congresso, sarà capace di far piazza pulita di idee inutili e rilanciare le sue ragioni costitutive: l’incontro tra culture riformiste capaci di chiudere con un passato gravido di divisioni ideologiche e proiettato nel futuro con occhi ed occhiali in grado di leggere i bisogni e di soddisfare le attese di una società profondamente trasformata.

Un partito che, prima che all’individuo, parla alla persona. Un partito che non si vergogna di pronunciare termini quali opportunità, competenze e merito, che va oltre gli interessi di parte e le lobby, che, nella logica del bene comune, punta ad avere un occhio di riguardo all’equità perché a ciascuno possa essere riconosciuto di vivere dignitosamente. Un partito in grado di mettere in prima fila il superamento della povertà, di parlare senza vergogna di poveri sempre più numerosi a cui va dato un lavoro che la logica di un mercato senza regole e sempre più spesso nelle mani della finanza e della speculazione gli ha sottratto. Un partito che chiede a reclama diritti  civili non meno che il diritto a vivere delle famiglie, troppo spesso lasciate sole a fare da ammortizzatore sociale quando le cose non vanno. Un partito che non ha paura di restare plurale per non cadere nelle mani di un padrone.

Un partito che non deve inseguire una vocazione minoritaria, che porta alla pura testimonianza e all’insignificanza, risultato del frantumarsi delle ragioni di unità sottomesse a una retorica demagogica dello spirito identitario. È la vocazione al reciproco “esame del sangue” per verificare il “tasso di sinistra” presente, che si conclude sempre con una bocciatura solenne: “io sono più di sinistra di te”, “tu non sei più di sinistra.

Si inseguono a volte i fantasmi simbolici del passato, e con ciò non intendo tradizioni culturali che possono essere ancora studiate ed essere feconde. E l’inseguire simboli e fantasmi che nulla possono più dire sulla realtà produce sterilità politica ed elettorale: sono concetti che non mordono più la realtà, che non destano le coscienze, che non generano partecipazione diffusa, e che conducono ad esiti elettorali ormai noti ed evidente, e che impediscono una reale alternanza di governo.

È successo già con i governi Prodi. Ed è successo di nuovo alle elezioni appena trascorse: gente che pensa a percentuali a due cifre e che le urne inchiodano a livello di prefisso telefonico annegando ogni possibilità di riscossa e di ricomposizione.

È questa una visione moderata? È di sinistra? Non bastano più gli aggettivi dove magari ci si accorge che sotto il vestito c’è il niente. È ora di agire e agire in fretta.  Forse la mia speranza, che immagino essere di moltissimi altri come la mia oggi calpestata ed umiliata, potrà avere ancora un senso. Voglio crederci e riprovarci con tutti coloro che ci stanno.

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