Diamo a Buccinasco un’amministrazione finalmente efficiente e trasparente, capace di ascoltare.

È normale che la gente non si faccia troppe domande circa i possibili intralci che non permettono di essere tempestivi negli interventi. È normale il fatto che ogni responsabilità sia fatta ricadere sull’Amministrazione, in primis sul Sindaco. È così per le buche sulle strade. È così, in questo particolare momento, per la gestione del verde pubblico.

Ogni giorno rispondo alle lamentele dei cittadini. Il più delle volte sono in forma diretta assolutamente rispettosa. Qualche volta, invece, sono rivolte in modo indiretto e rozzo, a volte con arroganza e presunzione (per i superficiali che ignorano la concretezza di certe questioni tutto è sempre facilmente risolvibile), a volte con l’asprezza di chi essendo avversario politico cerca la polemica sterile per farsi propaganda.

A quelli che semplicemente ed educatamente mi chiedono conto dell’operato della mia Amministrazione, dico le cose come le vedo, non uso filtri di segreterie per essere più o meno diplomatico e nascondere i fatti. In questi casi il ritorno che ricevo è di solito il grazie per avere evaso la richiesta di chiarimento e un caldo invito a muovermi, fare qualcosa, migliorare la situazione.

Torniamo al verde. Non sono per niente soddisfatto della situazione e vivo lo stesso disagio che vivono tutti i cittadini. Mi basta uscire da casa con le mie nipoti per andare a giocare al parco e mi rendo conto della situazione. Vedere ancora zone della città con erba alta un metro e oltre mi fa arrabbiare. Non solo. Confesso che in più di una giornata ho evitato di accompagnare le mie nipoti a scuola attraversando il parco Robbiolo per non incappare nell’usuale: “ma allora, Sindaco!”

Raccontare che c’è stata la gara d’appalto, che i tempi impiegati sono stati più lunghi di quanto ci si possa immaginare, che in ogni caso l’impresa che si è aggiudicata la gara ha iniziato con qualche giorno di anticipo rispetto a quando avrebbe dovuto, che sono al lavoro tre, quattro squadre al giorno, che si è lavorato e si sta lavorando intensamente definendo delle priorità, che la pioggia ha in più circostanze impedito la continuità imponendo ulteriori ritardi, conta veramente molto poco. Invitare le persone a girare la città e non semplicemente a guardare se sotto la propria finestra l’erba sia stata tagliata, è impresa disperata. Far presente che il nostro patrimonio di verde è veramente tanto e che si è fatto e si sta facendo tutto il possibile è inutile.

Comprendo i rimbrotti e giustifico le richieste perché comunque dettate dal desiderio di una città, la propria città, più vivibile, possibilmente sempre migliore e comunque almeno normale. Mi sta bene anche l’essere additato quale responsabile massimo, al di là di ogni ragionevole colpa nell’esercizio delle mie funzioni, per scelte di gestione che sono (per legge) compito della burocrazia comunale e non dei politici.

Ciò che invece respingo sono impropri paragoni con il passato. Sollevo qualche obiezione a chi fa impropri paragoni con la passata stagione. Perché ci si dimentica che quello che si presenta oggi è lo stesso panorama che si poteva osservare a metà giugno del 2013? Era colpa del Sindaco, degli uffici o dell’operatore cui era affidato il servizio? O non piuttosto di una situazione meteorologica che impediva di lavorare?

Oggi, 2 maggio 2014, guardo fuori dalla finestra del mio ufficio: a Buccinasco piove.

Non si può uscire a tagliare l’erba. Che dire? Maledizione!!! Un’altro giorno di ritardo!

Giambattista Maiorano

Commenti su: "IL VERDE… E IL ROSSORE" (1)

  1. Paolo Caimi ha detto:

    Maiorano, ciao, premesso che ad ognuno basterebbe guardare le piccole piane di casa propria per rendersi conto della straordinarietà, in bello, di questa primavera, in termini di fioritura, ma i cittadini hanno ragione nel chiedere conto dei servizi per cui pagano, anche in una situazione eccezionale. Non so se ci avete già pensato, ma sarebbe sufficiente mettere sul sito del Comune, su quello non su quelli di privati, il calendario degli interventi con l’indicazione di quanto fatto e di quanto in ritardo per motivi diversi ( pioggia e non solo), se volete potete aggiungerci la ripresa in streaming dell’inizio e fine lavori. In questo modo ognuno saprebbe quando è previsto un intervento e che esiti ha avuto, con tempi certi, perché la cosa che più fa infuriare tutti è vedere cose che durano una vita e non se ne capisce il motivo, perché mancano le info.
    Per il resto ti rinnovo l’invito a non sprecare parole, tanto chi non ti vuol capire non cambia anche con 1.000 righe in più, usa la concretezza, ma anche l’impegno, del foglio excel.

    Ciao

    Paolo Caimi

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